PERCHÉ RIFLETTERE SUL TEMA DELLA MORTE E DELL'IMPERMANENZA

Meditare sul tema della morte è una pratica che può avere numerosi benefici e significati profondi, ecco alcuni motivi per cui ti potrebbe essere utile farlo:

Aumento della Consapevolezza
Riflettere sulla morte può aumentare la nostra consapevolezza sulla fragilità e la transitorietà della vita. Questo può portarci a vivere con maggiore intenzionalità e apprezzamento per il momento presente, valorizzando ogni giorno e ogni esperienza.

Riduzione della Paura
Affrontare il pensiero della morte può aiutare a ridurre la paura e l'ansia ad essa associati. Familiarizzando con l'idea della morte, possiamo imparare a vederla come una parte naturale della vita, riducendo così l'angoscia che spesso accompagna questo pensiero.

Promozione dell'Equilibrio Psicologico
Meditare sulla morte può incoraggiare un atteggiamento di accettazione e serenità. Molte tradizioni spirituali, come il Buddhismo e il sciamanesimo, vedono la contemplazione della morte come un mezzo per liberarsi dalle preoccupazioni mondane, trovare una pace interiore più profonda, o per "pulire" il proprio karma famigliare e quello dei propri antenati.

Miglioramento delle Relazioni
La consapevolezza della nostra mortalità può migliorare le nostre relazioni con gli altri. Sapendo che il tempo è limitato, possiamo essere più inclini a perdonare, a esprimere il nostro amore e a coltivare relazioni significative.

Focalizzazione sulle Priorità
Meditare sulla morte ci aiuta a chiarire le nostre priorità. Possiamo diventare più attenti a ciò che è veramente importante nella vita, come i legami affettivi, la realizzazione personale e il contributo alla comunità, piuttosto che essere ossessionati da ambizioni materialistiche o superficiali.

Motivazione per la Crescita Personale
La consapevolezza della nostra finitezza può fungere da potente motivazione per la crescita personale. Può spingerci a realizzare i nostri sogni, a vivere secondo i nostri valori e a non rimandare ciò che è veramente importante.

Comprensione e Accettazione
Meditare sulla morte può aiutarci a sviluppare una comprensione più profonda della vita e della nostra esistenza. Questo può portarci a un’accettazione più autentica delle nostre esperienze, comprese quelle dolorose, e a vedere la vita in un contesto più ampio.

Prevenzione del Rimpianto
Riflettere sulla morte può prevenire il rimpianto. Ci incoraggia a prendere decisioni consapevoli e a vivere in modo che, quando arriveremo alla fine della nostra vita, possiamo guardare indietro senza rimpianti, sapendo di aver vissuto pienamente.

In conclusione...

Meditare sulla morte non è un esercizio morboso, ma una pratica che può arricchire profondamente la nostra vita e che andrebbe fatta almeno 1 volta all'anno. Ci offre l'opportunità di vivere in modo più consapevole, di apprezzare il presente, di migliorare le nostre relazioni e di allinearci con ciò che è veramente significativo per noi. In questo senso, la contemplazione della morte può essere vista come una via per abbracciare pienamente la vita.

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Susana guiderà incontri di Kundalini yoga la mattina, momenti di sound healing con bagno di gong la sera, una sessione  di Breathwork, e incontri di riflessione e consapevolezza legali alla morte, al morire, agli antenati e al senso che vogliamo dare alla nostra vita, creando momenti e spazi sacri e alchemici, dove si possano innescare processi di guarigione e liberazione. 

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Ci tufferemo sia nel mondo del Kundalini yoga che nell'affascinante e profonda esperienza del Breathwork per rilascio emozionale, un metodo molto completo ed estremamente efficace per integrare traumi passati, paure, ferite emotive, per lasciare andare rapporti finiti ed abitudini malsane, per alleggerirsi, per perdonare il passato, per creare un nuovo rapporto con se stessi, più sano ed autentico e un vivere più appieno nel momento presente.

Il ritiro è profondo ma aperto praticamente tutte le persone, anche a chi non ha mai praticato Yoga o Breathwork. La pratica di Breathwork è facoltativa e sconsigliata solo in alcuni casi (per info dettagliata cliccare QUI).

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Il programma prevede anche pranayama, meditazione, bagni di gong, letture, journalling, momenti per socializzare, momenti di silenzio, passeggiate nella stupenda natura locale, canti attorno al fuoco, e la possibilità di incontri privati con l'insegnante per approfondire tematiche individuali.

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I pasti sono vegani e senza bevande alcoliche. 

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Nei momenti liberi, oltre a passeggiate nei pressi della struttura, c'è la possibilità di utilizzare gli spazi comuni, rispettando la quiete e gli altri ospiti.